MAURO STACCIOLI - La tensione costruita. Opere nel corso del tempo (1971-2009) gio 20 gennaio 2011 - sab 26 febbraio 2011

Giovedì 20 Gennaio 2011 si inaugura la mostra dedicata ad un gruppo di opere di piccola e media dimensione di Mauro Staccioli, uno degli scultori italiani più affermati a livello internazionale. Basata sull’idea che la scultura non è un mondo autoreferenziale ma uno strumento di riflessione critica tra lo spettatore e l’ambiente, la mostra tocca le fasi salienti del percorso dell’artista, per il quale ogni soluzione formale scaturisce dall’analisi del luogo espositivo e dall’intuizione della forma più adatta a interpretare lo spazio. Testimonianza di un lavoro che si svolge coerentemente dagli anni Settanta ad oggi, la mostra raccoglie circa venti opere intese come segni di un processo di invenzione che trova la sua massima evidenza nel dialogo con l’ambiente, ma che funziona simbolicamente anche quando è commisurata alla dimensione della galleria. Dalle incursioni lineari al divenire plastico delle forme pure, dalle sculture-intervento agli oggetti monolitici, dalle piramidi ai poliedri lo spazio vive in un continuo stato di mutazione, esaltando la morfologia tattile di muri e cementi, materie che richiamano il fare manuale come esperienza centrale nella filosofia costruttiva dell’artista.
Come scrive Claudio Cerritelli “La tensione costruita da Staccioli è un’energia che appartiene alla forma sospesa del corpo plastico e alla nuova spazialità che si definisce nel rapporto tra scultura e ambiente. Le strutture sono in tal senso concentrate sulle potenzialità della forma pura, per lo più allusiva ad una geometria solida e vivente, e nel contempo sono capaci di svelare i sottili accordi che si stabiliscono tra l’idea costruttiva e la sua fisica essenzialità”.
Nell’occasione verrà pubblicata un catalogo con la riproduzione delle opere esposte, un commento critico di Claudio Cerritelli e apparati bio-bibliografici. MAURO STACCIOLI - La tensione costruita. Opere nel  corso del tempo (1971-2009) a cura di Claudio Cerritelli